Il concetto di qualità, e la sua conseguente applicazione all’interno di aziende, si è evoluto negli ultimi settant’anni da Controllo della Qualità aGestione della Qualità.
L’applicazione del Controllo della Qualità consiste nell’assicurarsi che i prodotti siano conformi ai requisiti espressi dai clienti, effettuando, prima della consegna, tutti i controlli, le prove e le misurazioni necessarie a eliminare i prodotti che non corrispondono alle caratteristiche descritte nelle specifiche. Questo processo, pur riducendo i resi del cliente, non diminuisce gli scarti e le rilavorazioni, perché il problema è evidente solo dopo che si è verificato.
I costi risultano molto alti per via dei controlli applicati su tutti i prodotti, situazione spesso aggravata dalla necessità di rifornirsi nuovamente di materie prime in caso di difetti riscontrati, con conseguenti ritardi di consegna.
Il Controllo Qualità può essere eseguito, a seconda delle necessità, in tre momenti particolari del ciclo di produzione:
- All’ingresso: per non immettere in produzione materie prime non conformi
- Durante i processi produttivi: sui semilavorati
- All’atto del versamento dei prodotti finiti
Con la Gestione della Qualità, per la prima volta si parla di cultura della qualità: passare dal controllo del prodotto al governo dei processi. Il miglior modo per governare veramente i processi ed esaudire le richieste di tutti i clienti, è l’applicazione del miglioramento continuo. Tra i più noti aforismi vicini a quest’idea, è possibile citare Abraham Lincoln: «Se ho tre ore per abbattere un albero, uso la prima ora per affilare l’ascia».
Gestire la qualità, infatti, significa utilizzare gli strumenti giusti per prevedere il comportamento dei processi e sfruttare queste informazioni per aumentare l’efficacia e l’efficienza dell’organizzazione.
In quest’ottica i costi della Gestione della Qualità sono legati alla formazione, al monitoraggio dei processi, alle analisi, al miglioramento continuo e, soprattutto, a costruire un ambiente in cui le persone siano motivate a compiere spontaneamente le azioni giuste.
Fonti:
Qualitiamo (http://www.qualitiamo.com)
Sebastiano Castrini (@sebacastrini on Twitter)